venerdì 22 ottobre 2010

Come faremo quando la banda sarà satura e il nostro traffico non passerà più nella pur larga fibra ottica? Il segreto risiede nello sfruttare le proprietà della luce

Per ora il sistema regge. Ma presto la richiesta di banda potrebbe superare l'offerta, cioè la capacità della fibra ottica di trasportare i dati. Il traffico Internet cresce a una velocità esponenziale - si stima che raddoppi ogni due anni - e se non si correrà ai ripari, presto il sistema arriverà a saturazione. Una gara contro il tempo che sta impegnando diversi centri di ricerca in tutto il mondo. Come quelli diAlcatel-Lucent, che ha recentemente annunciato di aver trovato una soluzione all'insaziabile fame di Internet del nostro tempo: usare appieno tutte le caratteristiche della luce, non solo la sua intensità ma anche ampiezzafase e polarizzazione. "Un risultato che l'azienda ha raggiunto anche grazie alla collaborazione con il Politecnico di Milano", racconta Mario Martinelli, professore di comunicazioni ottiche e direttore del PoliCom: "E che promette di aumentare fino a un fattore 10 la capacità di trasmissione della fibra ottica". Una manna dal cielo non solo per i dati Internet, ma anche per quelli televisivi e telefonici.Fino a oggi i sistemi di trasmissione a fibra ottica hanno infatti sfruttato solo l'intensità della luce, che si può modulare in "acceso" e "spento", per inviare informazioni lungo la fibra usando quindi il linguaggio binario fatto di 0 e 1. "In questo modo, però, arriviamo a impiegare al massimo qualche percentuale della reale capacità di trasmissione di ogni singola fibra", spiega Martinelli: "Ma la luce ha anche una natura ondulatoria. L'idea allora è quella di inscrivere informazioni usando la fase, l’ampiezza e la polarizzazione della luce, così da trasmettere diversi bit (quattro o più) per ogni simbolo trasmesso anziché un solo bit per simbolo. In questo modo possiamo fare un vero salto di qualità e passare da 10 Gbit al secondo a 100 Gbit al secondo".

D'altronde se è vero che nel 2015 gli utenti di Internet saranno un miliardo e mezzo, che i canali televisivi aumentano di giorno in giorno, che gli smartphone sono sempre più diffusi, e soprattutto che i grandi operatori di telecomunicazione non sembrano propensi a investire sull'infrastruttura della rete, l'unica salvezza è realizzare terminali capaci di 
spingere quanti più possibili dati nella fibra, "come delle pompe che spingono acqua nelle tubature", spiega ancora Martinelli.

Insomma, la rivoluzione è davvero alle porte? Alcatel-Lucent ha già sviluppato il suo primo sistema di questo tipo che, per esempio, potrà trasmettere simultaneamente fino al 
doppio dei canali Tv ad alta definizione rispetto a oggi. E anche Ciena, azienda Usa con base in Maryland, e la californiana Infinerahanno annunciato prodotti di questo tipo. "Sul fronte commerciale il problema principale è quello delprezzo, mentre, dal punto di vista della ricerca il lavoro, si concentra sul consumo energetico e ladimensione di questi terminali". Infine, qualche pecca sembra esserci anche sulla latenza, il tempo cioè che il segnale impiega per essere effettivamente disponibile. Ma quello che è certo che la sfida è aperta: "la capacità della fibra è altissima, non ci sono limiti teorici a che noi la si possa sfruttare", conclude Martinelli. E infatti al Politecnico stanno lavorando per raggiungere 1000 Gbit al secondo, cioè1 Terabit. Un obiettivo da raggiungere nel 2015.

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