Per ora il sistema regge. Ma presto la richiesta di banda potrebbe superare l'offerta, cioè la capacità della fibra ottica di trasportare i dati. Il traffico Internet cresce a una velocità esponenziale - si stima che raddoppi ogni due anni - e se non si correrà ai ripari, presto il sistema arriverà a saturazione. Una gara contro il tempo che sta impegnando diversi centri di ricerca in tutto il mondo. Come quelli diAlcatel-Lucent, che ha recentemente annunciato di aver trovato una soluzione all'insaziabile fame di Internet del nostro tempo: usare appieno tutte le caratteristiche della luce, non solo la sua intensità ma anche ampiezza, fase e polarizzazione. "Un risultato che l'azienda ha raggiunto anche grazie alla collaborazione con il Politecnico di Milano", racconta Mario Martinelli, professore di comunicazioni ottiche e direttore del PoliCom: "E che promette di aumentare fino a un fattore 10 la capacità di trasmissione della fibra ottica". Una manna dal cielo non solo per i dati Internet, ma anche per quelli televisivi e telefonici.Fino a oggi i sistemi di trasmissione a fibra ottica hanno infatti sfruttato solo l'intensità della luce, che si può modulare in "acceso" e "spento", per inviare informazioni lungo la fibra usando quindi il linguaggio binario fatto di 0 e 1. "In questo modo, però, arriviamo a impiegare al massimo qualche percentuale della reale capacità di trasmissione di ogni singola fibra", spiega Martinelli: "Ma la luce ha anche una natura ondulatoria. L'idea allora è quella di inscrivere informazioni usando la fase, l’ampiezza e la polarizzazione della luce, così da trasmettere diversi bit (quattro o più) per ogni simbolo trasmesso anziché un solo bit per simbolo. In questo modo possiamo fare un vero salto di qualità e passare da 10 Gbit al secondo a 100 Gbit al secondo".
D'altronde se è vero che nel 2015 gli utenti di Internet saranno un miliardo e mezzo, che i canali televisivi aumentano di giorno in giorno, che gli smartphone sono sempre più diffusi, e soprattutto che i grandi operatori di telecomunicazione non sembrano propensi a investire sull'infrastruttura della rete, l'unica salvezza è realizzare terminali capaci di spingere quanti più possibili dati nella fibra, "come delle pompe che spingono acqua nelle tubature", spiega ancora Martinelli.
Insomma, la rivoluzione è davvero alle porte? Alcatel-Lucent ha già sviluppato il suo primo sistema di questo tipo che, per esempio, potrà trasmettere simultaneamente fino al doppio dei canali Tv ad alta definizione rispetto a oggi. E anche Ciena, azienda Usa con base in Maryland, e la californiana Infinerahanno annunciato prodotti di questo tipo. "Sul fronte commerciale il problema principale è quello delprezzo, mentre, dal punto di vista della ricerca il lavoro, si concentra sul consumo energetico e ladimensione di questi terminali". Infine, qualche pecca sembra esserci anche sulla latenza, il tempo cioè che il segnale impiega per essere effettivamente disponibile. Ma quello che è certo che la sfida è aperta: "la capacità della fibra è altissima, non ci sono limiti teorici a che noi la si possa sfruttare", conclude Martinelli. E infatti al Politecnico stanno lavorando per raggiungere 1000 Gbit al secondo, cioè1 Terabit. Un obiettivo da raggiungere nel 2015.
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